HIC SUNT DRACONES
2018-2020

Cianotipia su carta, 10x10 cm | 90 esemplari


Nel 1504, un cartografo anonimo, intagliò una meticolosa raffigurazione del mondo conosciuto su due metà di uova di struzzo. 

Il globo rappresentato, nonostante includesse recenti scoperte di terre misteriose e lontane tra cui il Giappone, il Brasile e la penisola Arabica, aveva ancora dei vuoti. In una parte dell’oceano vicino al Sud-est asiatico il cartografo incise la frase latina Hic Sunt Dracones, - “Qui ci sono i draghi”. Questa frase nell’antichità veniva incisa per scoraggiare o, nel caso dei più avventurieri, per incoraggiare ad andare oltre i limiti conosciuti: era la password per accedere a un «altro» mondo. Hic Sunt Dracones segnava drasticamente il confine del conosciuto aprendo allo stesso tempo il varco verso l’ignoto e l’infinito.

Al giorno d’oggi non esistono più luoghi sconosciuti o terre dei draghi, ma non possiamo dire che ogni angolo del pianeta sia stato cartografato, o meglio, che sia accessibile a tutti. Su internet sono disponibili mappe e navigatori di ogni tipo che ci mostrano una visione del mondo, ma ogni mappa, per quanto precisa, dettagliata e accessibile sarà sempre basata sulla visione ‘soggettiva’ del suo creatore.

Questa serie indaga tutti i luoghi ancora non mappati - per motivi militari, politici o di lontananza - presenti come ‘glitch’ all’interno delle mappe online.

HERE BE DRAGONS

Cyanotype on paper, 10x10 cm | 90 pieces

In 1504, an anonymous cartographer engraved a representation of the known world on two conjoined halves of ostrich eggs.

The globe is labeled in Latin and includes what were considered exotic territories such as Japan, Brazil and Arabia. North America is depicted as a group of scattered islands. The globe’s lone sentence, above the coast of Southeast Asia, is “Hic Sunt Dracones.”

“Here be dragons” was used to label the unknown, to scare or to encourage the most adventorous to go beyond the limits of the map.

Even though nowadays there are no more unknown places or dragon’s lands, it wouldn’t be correct to say that every corner of our planet have been mapped.

This serie explores all the unmapped places - for military, political or geographic reasons - marked as glitches on the online maps and it aims to create a second layer, made of unknown.